Sovente capita che chi si avvicina alla danza orientale, venga rapito dalla bellezza e femminilità delle sue movenze e tenda ad abbracciare il retroterra culturale e la filosofia di vita che vi sta dietro.
Presi dall’entusiasmo si desidera coinvolgere e avvicinare più persone possibili a questa danza attraverso la partecipazione alle lezioni e tramite le esibizioni pubbliche.
Una volta raggiunta una certa maturità sia tecnica sia teorica, alcune di noi desiderano avvicinarsi all’insegnamento, in modo tale da trasmettere in modo diretto ciò che si è appreso in tanti anni di lezioni. Insegnare, tuttavia, è una grande responsabilità che non va presa alla leggera. Per farlo non è sufficiente essere brave ballerine, ma occorre anche conoscere le esigenze del corpo e della psiche umana.
Il primo impatto con la danza orientale non è sempre facile. Solo con la pazienza, ripetendo e ripetendo ancora, si potranno ottenere dei miglioramenti visibili anche dopo cinque o sei mesi. L’importante è mantenere la calma e soprattutto rilassarsi. Occorre provare a mettersi in gioco, abbandonando ogni tipo di remora, e lasciarsi guidare dai travolgenti ritmi della musica araba. Senza star troppo a pensare, provare ad entrare in sintonia con le diverse melodie e improvvisare, evitando di concentrarsi eccessivamente sui movimenti appresi, o su cosa dover fare la strofa successiva. In questo modo si impara a far emergere la propria creatività in modo naturale e spontaneo. Un suggerimento è di non guardarsi allo specchio, ma anzi ballare ad occhi chiusi. All’inizio può sembrare difficile, ma è l’unico modo per concentrarsi solo su se stesse, senza farsi condizionare dalla presenza degli altri e dell’insegnante che, magari, si può temere formuli un giudizio.
In questi momenti è importante che la maestra sappia sì guardare, ma anche lasciare spazio e libertà alle proprie allieve.
Un modo per superare le proprie resistenze fisiche e psicologiche, oltre a rilassarsi, è fare amicizia ed essere accolte in un ambiente sereno. Sentirsi a proprio agio è un presupposto fondamentale. Man mano che le allieve fanno amicizia tra di loro, si crea un’atmosfera di complicità importante per creare la coesione del gruppo, fondamentale se si pensa che a fine anno occorrerà portare in scena della coreografie e in quel momento l’affiatamento tra le danzatrici diventerà percettibile.
Da questa forte unione e complicità è nata l’idea della creazione di un corpo di ballo le “Nadija’s Oriental Dancers®”, legato all’associazione Pineta Planet Sport (Arma di Taggia). Senza scopo di lucro le danzatrici, guidate dalla direttrice artistica Francesca Paglieri, portano questa meravigliosa coreutica in giro per i teatri e per le piazze, divulgando il significato vero e la straordinaria bellezza della danza orientale. Dal 2013 inoltre la scuola ha aperto il suo insegnamento anche alla Danza Bollywood, spesso in unione con quella orientale, un mix pieno di fascino e allegria.