Nives Rebesco è una costumista veneta specializzata in abiti da scena. Ha un talento innegabile grande creatività e fantasia.
Raccontaci i tuoi esordi!
Da piccola il mio gioco preferito era un pezzo di lycra col quale, tramite nodi e drappeggi, creavo ogni genere di indumento, gonne mantelli turbanti e così via. I miei genitori, anche loro persone molto pratiche e creative, mi hanno sempre tenuto la mente allenata con passatempi e hobby come le tempere, gli origami, il pongo, e questo mi ha fornito un feeback del quale tutt’ora sono grata e fiera. Inutile dire che i miei mi hanno assecondata anche durante la scelta di una scuola di tipo artistico (appoggio da non sottovalutare). Durante le medie, infatti, già sapevo che volevo fare l’istituto d’arte con sezione moda e costume, dove imparai oltre alle classiche discipline artistiche, l’arte della tessitura e della stampa serigrafica. Già allora le consegne di laboratorio per me non erano semplici compiti per casa, ma occasioni per mettersi in gioco e superarsi ogni volta davanti allo stupore di compagni e insegnanti. Mi ricordo anche che siccome alcuni miei compagni non avevano simpatia per le macchine da cucire, spesso li aiutavo a finire di confezionare i loro progetti.
Come hai continuato la tua formazione?
Vorrei precisare che da ragazzina ero convinta che la cosa piu bella da fare era quella di vestire le persone comuni, così dopo il diploma, feci un corso di modellismo industriale presso “Le Grand Chic”, che mi fù utilissimo, e mi fece anche capire che forse il lavoro in un ufficio di una ditta non avrebbe fatto per me. Durante questo corso mi fu proposto di fare una stagione a “Gardaland” nella sartoria del teatro, e anche se non era il lavoro della mia vita ovviamente andai perché “un po di esperienza non fa mai male” ma mi bastò un solo giorno di lavoro lì dentro per rendemi conto di quanto fosse più appagante, stimolante e fantasioso lavorare in un ambiente teatrale anziche industriale. Quella stagione imparai tantissimo, ero solo agli inizi ma vestire fate folletti e cowboy era ormai quello che volevo fare. L’anno successivo feci la stagione a “Movieland” (un parco divertimenti a tema cinema), dove imparai a riprodurre gli abiti dei personaggi cinematografici dalla testa ai piedi, compreso trucco e parrucco. La stagione successiva andai in Francia, in un villaggio alpino di “club mediterranee” (una ditta di viaggi organizzati con villaggi in tutto il mondo) lì mi trovai da sola in questo resort a gestire sartoria, magazzino, backstage e lavaggi, fù una bella prova che superai alla grande facendomi presto benvolere da tutto lo staff, che non aveva mai indossato abiti così puliti e stirati, e che prima del mio arrivo non aveva idea che una parrucca si potesse lavare, quindi pensate che contenti. Finita la stagione invernale, tra le possibilità di tornare a Gardaland, Movieland o proseguire con Club Mediterranee decisi per Gardaland (sembra fantascienza perchè di solito è già tanto se si ha un lavoro, ma ho davvero avuto tre proposte di lavoro tra cui poter scegliere) durante i successivi anni dilavoro a Gardaland feci ogni genere di corso che trovavo per poter completare la mia conoscenza in modo da avere la capacità di creare il look di un personaggio a360 gradi, infatti feci brevi corsi di trucco teatrale, lavorazione del quoio, e un corso di calzolaio artigianale.
Oltre al lavoro spesso amici e colleghi mi chiedevano costumi per le più svariate occasioni, da acrobati, maghi, attori, drag queen, ballerini e cos player… ho fatto costumi di ogni genere, anche un abito da sposo in stile steampunk.
Ma dopo tutti questi apprendimenti avevo bisogno di stimoli diversi e della possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite, mettendomi alla prova in una situazione differente e nuova, fu per questo che dopo alcune collaborazioni esterne con “Leolandia” (parco divertimenti per bambini e famiglie situato tra bergamo e milano) decisi di dedicarmici a capofitto, ed è da tre anni che ci lavoro, sono molto soddisfatta di quello che faccio, l’atmosfera fantasy è la mia preferita e di anno in anno si vede il netto miglioramento di qualità e ricercatezza dei costumi che riusciamo a produrre.
Come ormai di abitudine conoscenti colleghi e professionisti creano una fitta rete di passaparola che mi procura altri progetti secondari, come costumi per show nei villaggi e per rappresentazioni teatrali, serate in discoteca, completi da pole dance, convention e qualsiasi altra cosa. Per tenere tutti aggiornati delle mie ultime creazioni utilizzo i social, per lo più il mio profilo instagram (nivesrebesco) e tramite l’ashtag #nivesmania e la mia pagina facebook (nivesmania).
Tra tanti progetti trovo anche il tempo per confezionare abiti versatili e di impatto scenico che invece di vendere, metto a noleggio, è un progetto a lungo termine, ma che porto avanti un po alla volta , mi piacerebbe arrivare ad averne una quantità sempre più elevata per poter incrementare l’offerta e soddisfare un bacino più ampio di utenti, ma il tempo da dedicare a questo progetto è davvero poco.
non posso dire quale sia il mio obbiettivo per il futuro, ma al momento non potrei rinunciare a niente di quello che faccio perche sono tutte cose che mi piace fare.
Il bellissimo abito realizzato per i miei spettacoli da Nives!