Giulia Mion è una grande professionista nel campo dell’insegnamento della danza orientale e in particolare nell’applicazione della danza in maternità. Ci ha rilasciato un’intervista a cuore aperto piena di sentimenti e che rispecchia la sua personalità dolce e aperta agli altri.
Come ti sei avvicinata a questo stile e a questa cultura e in particolare alla danza in maternita’?
La danza orientale entrò nella mia vita nel lontano 1999, in un momento in cui ero ad una svolta molto importante sul piano degli studi universitari. Fu mia mamma ad iscrivermi, in un tempo in cui nemmeno si sapeva che danza fosse. Già dalla prima lezione ci fu un forte innamoramento e ringrazio ancora la mia insegnante se la danza del ventre mi fu trasmessa come una perfetta integrazione tra tecnica e benessere. Lei mi incoraggiò a continuare e grazie al suo sostegno iniziai subito il percorso d’insegnanto coltivando anche l’aspetto dello spettacolo.
La danza del ventre è sempre stata per me lirica e poetica, per sua natura e storia essa è collegata alla narrazione, al sentimento, all’intelligenza ed all’unione di corpo e anima. Ho viaggiato molto nei paesi arabi e ho avuto la grande fortuna di fare esperienza a stretto contatto con una famiglia giordana per qualche settimana, oltre al fatto di poter danzare in un circolo arabo per alcuni anni. Il mio punto di vista, una volta tornata in Italia, era notevolmente cambiato, arricchito da spunti e riflessioniche studiando solo in “casa” non avrei mai potuto avere. La mia esperienza con la maternità iniziò presto, nel 2001, tramite la richiesta di un’associazione che mi chiese di insegnare alle future mamme i movimenti base con il sostegno ostetrico. Avere l’ostetrica a fianco fu una cosa molto importante perché mi mancava l’esperienza diretta della maternità , ritengo inoltre di grande importanza il rispetto ed il riconoscimento di ruoli diversi in un gruppo di lavoro che cooperano per un fine comune. Lei imparò da me ed io da lei, insieme praticammo su ciò che strettamente fa bene alle mamme e ciò che non è funzionale alla gravidanza. I movimenti, infatti, non vanno trasmessi con la tecnica normale.
Mi fu chiaro da subito che era necessario ideare un linguaggio specifico al pre parto e se possibile, di sostegno al parto naturale. Nel 2003 introdussi nella mia accademia a Udine i corsi per le mamme lavorando con un’altra ostetrica avendo l’opportunità di approfondire ulteriormente fino all’ideazione del metod:o “Danza della Dea™”. In esso è inclusa anche la danza del ventre finalizzata al post parto, anch’essa mirata e diversa dalla normale tecnica artistica. Tutto il lavoro che propongo è dunque strettamente funzionale, personale e frutto di esperienza e studio, applicata anche con i miei tre figli che ho avuto con parti naturali (senza alcun farmaco), vaginali e con tempi veloci. Oltre al miracolo stesso della Vita che sa donare in un modo unico ogni volta, devo dire che la mia esperienza diretta, anche con il parto in casa, e quella delle mamme che ho seguito fin’ora è il regalo più importante che abbia avuto per continuare a sostenere altre donne e formare operatrici che a loro volta possano diffondere il metodo.
Quali obiettivi stai perseguendo attualmente?
Proseguo nella mia attività di mamma, innanzitutto, che mi impegna moltissimo e mi da la spinta ad affrontare anche il mio lavoro che è più che una missione, al momento, sostenere le donne nell’accettazione del loro corpo e comprendere la forza della loro natura sotto tutti i punti vista. La maternità è uno di essi, se non presente con figli, esiste e vive in altri modi, importanti ed unici. Proseguo nell’attività di spettacolo partecipando ad eventi in cui si lavora sull’integrazione fra le arti o diversi stili della danza del ventre, con colleghe che a loro volta la promuovono con un aspetto che ne esalta tutte le qualità, non solo tecniche.
Continuo ad insegnare danza del ventre, a Pordenone e in Italia tramite seminari specifici, proseguo nella formazione nazionale (DanzaDea Training) ed il mio cammino di ricerca e studio. Sono contenta, tra le mie allieve ho donne di tutte le età e lavori, da ostetriche, fisioterapiste, medici, psicologhe, colleghe,casalinghe, operaie, … tutte splendide e piene d’entusiasmo e desiderio di condividere una parte importante di loro con altre, con la spinta a rinascere e sentirsi vive, con il desiderio di integrare le loro conoscere e continuare a crescere … tutto ciò è meraviglioso!
Che prospettive hai per il futuro?
Continuare ad essere piena di Vita e seminare con professionalità, onestà, cuore.